All’Isola d’Elba “10 cose da fare” non bastano!
Di recente siamo stati all’Isola d’Elba: in 4 giorni abbiamo potuto ammirare le bellezze naturali e culturali dell’arcipelago toscano
Sport, arte, cultura, cibo, e ovviamente il mare. Non è un caso se quest’estate l’Isola d’Elba è stata la meta turistica più cercata su Google. Quella che fu la terra d’esilio di Napoleone Bonaparte, offre al visitatore un sacco di attrattive e attività, oltre all’opportunità di scoprire un piccolo tesoro a circa dieci chilometri di distanza dalla costa toscana.
Noi ci siamo stati di recente con un nostro gruppo.
“Davvero un peccato per la domenica di pioggia, ma per il resto è andato tutto bene” ci ha detto una delle nostre viaggiatrici al termine della vacanza.
Il tour prevedeva la visita delle città di Portoferraio e Capoliveri e un’escursione lungo la costa alla scoperta delle insenature, delle grotte e delle meravigliose calette che costellano l’isola. La Spiaggia di Sansone, la Fetovaia e Cavoli sono le spiagge più famose, dove la natura incontaminata s’incontra con l’acqua cristallina del mar Tirreno. “Purtroppo non era il clima adatto per fare il bagno” ha commentato un altro viaggiatore “Tuttavia, siamo rimasti a bocca aperta di fronte alla bellezza di questo paradiso. A volte sogniamo mete lontane e non ci rendiamo conto di quello che abbiamo a pochi passi da casa”.
Se ne rese conto invece Napoleone, che confinato all’Elba si innamorò dell’isola e del suo paesaggio. Tracce del suo soggiorno le ha lasciate a Portoferraio, conosciuta anche come “la città rosa” per il calcare rosato con cui furono lastricate le strade del centro storico. La città fu scelta dall’imperatore francese per il suo esilio, le principali testimonianze della sua permanenza sono le ville di San Martino e dei Mulini. Oltre ai retaggi del periodo napoleonico, a Portoferraio si trovano anche numerosi resti risalenti all’età etrusca e romana.
“Le visite guidate sono state davvero interessanti” ci ha confidato un altro viaggiatore “Oltre a Portoferraio, abbiamo visitato Capoliveri, un borgo medievale arroccato sul cucuzzolo di una collina, pieno di botteghe artigianali e antiche osterie dove fermarsi a bere e spiluccare qualcosa”.
Tuttavia, la caratteristica peculiare dell’isola è la possibilità di fare di tutto, ma davvero di tutto.
Infatti, in circa 233 chilometri quadrati, è possibile andare al museo, visitare i borghi storici, rilassarsi in spiaggia e macinare chilometri di strada in bici o a piedi lungo i sentieri dell’isola. Gli amanti delle due ruote e del trekking, all’Elba vanno a nozze. La conformazione dell’isola è costituita da continui saliscendi, da percorsi stradali e sterrati e si adatta perfettamente alle esigenze dei bikers. Anche chi ama camminare può trovare quel che cerca. Infatti, ci sono un sacco di sentieri per gli amanti del trekking. Quelli più impegnativi raggiungono la cima del Monte Capanne, che con i suoi 1.000 metri di altitudine è la montagna più alta dell’Elba e dell’intera provincia di Livorno. Una volta raggiunta la vetta, il panorama è davvero unico.
“È stata un’esperienza bellissima” ha detto entusiasta una nostra viaggiatrice “eravamo un piccolo gruppo unito e affiatato e tutto è andato a buon fine. Nemmeno la pioggia ci ha fermati! E parte del merito va alla nostra accompagnatrice che ha saputo risolvere i problemi dovuti al meteo e si è resa sempre disponibile per ogni evenienza”
Una bella esperienza dunque, da rifare. Poiché, come si diceva fin da subito, “10 cose da fare” non bastano all’Isola d’Elba.
Un abbraccio e alla prossima! ?